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Capricorno
Astrologia esoterica

Capricorno

Capricorno

Una mattina Dio chiamò i suoi 12 figli e ad ognuno di essi diede un seme della Vita umana. Uno dopo l’altro i fanciulli fecero un passo in avanti per ricevere il dono che era stato loro riservato.

«Da te, CAPRICORNO, io aspetto il sudore della tua fronte, perché dovrai insegnare agli uomini a lavorare. Il tuo compito non è facile perché sentirai pesare sulle tue spalle la fatica dell’uomo. Affinché tu possa sopportarne il fardello, io ripongo tra le tue mani la Responsabilità dell’uomo».

E il Capricorno tornò al proprio posto.

Allegoria dei Dodici Segni dello Zodiaco - autore ignoto

Il Sole transita nel segno del Capricorno dal 22 Dicembre al 20 Gennaio.

Il Capricorno è senza dubbio il segno più strano dello zodiaco; le personalità a esso correlate sono così varie e così rigidamente determinate a sopravvivere alle più gravi privazioni, che possono essere paragonate alle piante del genere cactus. Non solo i nati in Capricorno sopravvivono, ma procedono lentamente e risolutamente verso lo scopo ultimo della loro esistenza, pronti a sfidare anche la morte se necessario. Essi aspirano al successo, per cui, oltre a onorare l’autorità e la tradizione, nutrono grande rispetto nei confronti di coloro che li hanno preceduti sulla vetta, e hanno consegnato ai posteri le leggi che disciplinano il viaggio. Il Capricorno presiede le sommità, i vertici, le montagne, i precipizi e le scogliere: i nati nel segno amano trovarsi “al vertice” o sulla via per raggiungerlo. Il duro imprenditore, guidato da Saturno, ricorre spesso alla politica del rischio calcolato, dando il meglio di sé proprio quando le sue strategie d’affari lo trascinano sull’orlo del baratro.

I nati in Capricorno trovano difficoltà a rilassarsi dando spazio ai divertimenti o alle vacanze: a loro avviso tali attività non sono necessarie, e sottraggono del tempo prezioso al perseguimento di scopi ben più produttivi. Essi odiano lo spreco e buttar via qualunque cosa, soprattutto il tempo. Il lavoro e la fatica possono diventare una specie di droga, essi devono accettare il fatto che nessun uomo può lavorare ininterrottamente e concedersi il beneficio di brevi pause è un vero toccasana. Il successo, la professione, la casa e la vita familiare sono molti importati per il Capricorno, egli nutre un naturale interesse per la tradizione e le strutture consolidate. La famiglia è un punto di riferimento, di rigenerazione e di distacco all’attività lavorativa che rimane al centro dei suoi interessi.

I rapporti umani possono invece costituire un problema a causa della sua difficoltà a lasciarsi andare e al suo desiderio di essere il solo a tenere le redini. La tolleranza non è facile per questi individui spesso costretti a disciplinare sè stessi e le proprie esigenze per poter realizzare quanto si prefiggono. Non di rado sono dei solitari si isolano volontariamente nell’atto di scalare la loro montagna privata, senza permettersi di accettare aiuto o manifestazioni di simpatia nel momento in cui il cammino si fa aspro. Nonostante non esitino ad aiutare gli altri nell’ora del bisogno, il loro naturale orgoglio e la loro innata indipendenza li spingono a rifiutare i favori. Il temperamento pratico e controllato di cui sono dotati non è in grado di esprimere in modo rilassato e spontaneo l’amore e l’affetto , anche se questi ultimi sono profondamente sentiti.

A causa della loro affinità con tutto ciò che è strutturato e della loro tendenza alla cristallizzazione, sono resistenti al cambiamento e affatto malleabili: invece di piegarsi a un’esigenza di trasformazione, tendono a frantumarsi in mille pezzi, come fa il cristallo. (i cristalli e le pietre preziose sono la più alta espressione dell’elemento terra). Come la capra selvatica che ne è il simbolo, il vero Capricorno è spinto dalla sua mobilità a scalare la roccia con caparbietà e perseveranza, fino a raggiungere la vetta; la sua pazienza e la sua resistenza gli consentono di superare i limiti conosciuti degli altri segni. Il suo signore Saturno, gli conferisce tendenza al pessimismo e alla severità dei punti di vista, ma gli dona anche affidabilità, dignità di comportamento e buona capacita di giudizio.

Tutto questo realismo impedisce al Capricorno di dare spazio alla visione e alla immaginazione, egli preferisce concentrarsi su ciò che gli appare raggiungibile dal punto di vista pratico e raramente si abbandona all’ottimismo espansivo, è raro veder sorridere il Capricorno. Il suo peggior nemico è lo sconforto e la sua scarsa capacità di recupero. Ma pur trattandosi del segno più serio dello zodiaco possiede un sviluppato senso dell’umorismo che è generalmente asciutto, ironico, sottile e acutamente consapevole dei paradossi della vita.

La sua tendenza alla privacy e all’isolamento lo portano ad essere appagato da una vita calma e tranquilla dominata dalla routine e dalla certezza di una vecchiaia serena, costruita su scelte previdenti e su contributi pensionistici scrupolosamente onorati.

Maestri nel raggiungere gradualmente obiettivi sempre più alti, i coscienziosi Capricorno lasciano generalmente il mondo molto più ricchi di quando vi sono entrati. Il loro non è il segno dell’innovazione; la missione che devono compiere consiste nel difendere l’ortodossia e le convenzioni, impedendo agli uomini ispirati e alle avanguardie di rivoluzionare il mondo con la rapidità che essi vorrebbero. Una terra abitata unicamente dai nati in Capricorno sarebbe un autentico alveare industrioso, disciplinato, di fatto sempre uguale a sè stesso. Gli appartenenti a questo segno sono infatti chiamati a impegnarsi nel perfezionamento, non nella creazione; i loro talenti fondamentali appartengono al regno dell’organizzazione, del controllo, della disciplina, dell’avvio di trasformazione all’interno di strutture già esistenti.

Il Capricorno può vivere nella stravaganza più assoluta, immergendosi nei piaceri dei sensi e con la stessa facilità può vivere di niente dimostrandosi capace di portare gli stessi abiti fino a logorarli al punto da indurre la famiglia stessa a farli sparire in nome della decenza. La capra ama i sentieri battuti, e questo è terribilmente vero per i nati nel segno che sono propensi a evitare le scorciatoie inesplorate. Essi amano le cose usate o consunte, specie se sono invecchiate insieme a loro. Sono attratti dalle antichità ma soprattutto nell’ambiente domestico preferiscono gli oggetti utili.

IL CAPRICORNO EVOLUTO

La forza trainante dei nati in Capricorno è l’ambizione. A seconda dell’età dell’anima, si passa dal tipo mondano che alimenta il proprio snobismo, al tipo animato dalla volontà spirituale, che arriva al vertice della perfezione umana esercitando volontariamente la negazione di sé, e resistendo alle prove più ardue.

Il Capricorno orientato verso il mondo dei sensi, i cui valori materialistici lo inducono a fare dell’ambizione personale e del desiderio di potere il motore principale della propria vita, rappresenta molto bene il comportamento dei politici, degli uomini d’affari, degli esponenti dell’alta finanza, degli opportunisti, e di coloro che sfruttano gli altri. In tutti questi individui, la crescita etica e spirituale è inferiore alle ambizioni e alle conquiste terrene.

Molti esponenti del Capricorno credono di essere gli unici ad avere ragione, e questa convinzione può facilmente condurli alla solitudine e all’isolamento, generati da una corazza che li avvolge lasciandoli impermeabili al calore e all’espansività dell’amore. I nativi che non esprimono le più alte potenzialità del segno diventano facilmente duri e inaccessibili alle verità spirituali “incapsulandosi” dentro personalità di propria creazione. Il Capricorno può essere duro, implacabile, freddo, calcolatore, amante del potere, intensamente ambizioso, ma anche servile se le circostanze lo richiedono.

Il sistema economico e lo spirito competitivo dell’Occidente sono una manifestazione spontanea della natura inferiore del Capricorno e della sua tendenza all’isolamento. La maggior parte dell’umanità vive e muore nell’illusione della propria separatezza, come una foglia che non comprende di essere parte dell’albero. Nel momento in cui supera questo stato di isolamento egoistico e materialista, il nato nel segno raggiunge l’autentica libertà e realizza la propria vera natura individuale, sviluppando una coscienza divina e benevola.

Il vero compito del Capricorno consiste nel realizzare lo sviluppo etico e spirituale; e per portare a compimento tale compito egli deve smettere di arrampicarsi per raggiungere il potere e le soddisfazioni materiali, e questo vale anche per i nativi che sembrano accontentarsi di posizioni relativamente modeste. Il Capricorno deve rinunciare all’orgoglio basato sulle valutazioni esteriori, sul potere, sui riconoscimenti, e sulle conquiste mondane; egli deve accettare come realtà oggettiva la transitorietà dell’esistenza mortale, prendendo coscienza dell’eternità delle vette spirituali sulle quali può stabilire la propria dimora.

Il Capricorno è spesso rappresentato da una capra simbolica, la cui coda di pesce collegata all’acqua (il mondo dell’emozione e del desiderio) illustra la natura inferiore del segno. Il mondo dell’emozione può trascinare il nativo nell’isolamento egoistico e nell’oscurità del materialismo, ma può anche condurlo alla scoperta della verità, attraverso l’imposizione saturniana della disciplina, della fatica e della privazione.

Il dolore e la sofferenza dispensati da Saturno signore del Capricorno hanno uno scopo reale e creativo. Per l’aspirante che percorre il sentiero iniziatico, la sfida di Saturno si esprime nella vittoria sul mondo dei sensi. La piena consapevolezza di questa verità, unita allo sforzo personale e all’autodisciplina, mette il discepolo in grado di apprezzare e di padroneggiare il dolore, resistendo allo sconforto che lo prende di fronte alle avversità, alla crudeltà, all’insensibilità, che inevitabilmente egli incontra nel mondo. La consapevolezza gli da una chiara visione dei propri difetti, ma gli consente anche di cogliere il potenziale espressivo della sua anima sul piano fisico, stimolandolo a smettere di perdere tempo ed energie nel desiderio di conquiste e di ricchezze personali.

L’inclinazione per gli affari e per la politica li distoglie costantemente dalle cose dello spirito, sono fin troppi i nati nel Capricorno sordi alla loro anima d’altra parte, alcuni rappresentanti di questo nobile segno si fanno anche trascinare all’estremo opposto, manifestando un attaccamento esclusivo alle ambizioni spirituali, senza riuscire a mantenere una presa adeguata sul mondo materiale. Il Capricorno deve comprendere che il suo compito non è “vivere di meno in questo mondo, ma vivere di più in ambedue i mondi”.

Il Capricorno presiede l’immagine del vecchio saggio, del padre spirituale o guru; il nativo evoluto sa porre al servizio di coloro che percorrono la stessa via una saggezza e un’esperienza ottenute spesso a prezzo di molta fatica e di autodisciplina. Sebbene ciò possa impegnarlo per tutta la vita, il Capricorno è in grado di arrivare a grandi altezze spirituali e poi tornare a valle per diffondere la saggezza ottenuta. Le sue qualità di terra gli conferiscono l’abilita nel materializzare gli insegnamenti, e la tenacia nel difenderli contro un mondo spesso ostile.

Il suo processo di crescita è un processo alchemico, in cui le scorie della personalità sono esposte ai fuochi spirituali dell’iniziazione, che fanno emergere l’oro purificato del Salvatore del Mondo.
Il Capricorno è il segno della capacità: capacità di iniziazione, capacità di accogliere la forza extrasistemica, capacità di espansione progressiva della consapevolezza, capacità di materializzare l’invisibile, di organizzare il caotico, di utilizzare formule spirituali, di sopportare la fama o l’ignominia. Nessun segno riunisce un così gran numero di quelle qualità sintetiche che sono necessarie alla biologia ultima dell’evoluzione spirituale, la cui più alta espressione è l’Iniziazione. Le richieste fatte al discepolo sono così alte, che egli si serve di ogni cosa e di ogni persona che lo circonda per essere aiutato a farvi fronte.

Il Capricorno deve affrontare molteplici problemi su quel sentiero che porta verso l’alto, imparando a sopportare la solitudine spirituale che precede ogni iniziazione, e la luce sconcertante che ne segue. Deve essere in grado di far discendere nella propria aura le energie di atma, buddhi, e manas, mettendo in pratica le qualità di queste energie divine nella sua vita quotidiana.

Se si pensa alla resistenza e alla perseveranza che accomunano la capra e tutti i nati in Capricorno, non è difficile comprendere la simbologia di questo animale. Ma ciò che più ci interessa come studiosi di esoterismo è l’evoluzione che il simbolo della capra ha subito trasformandosi nella misteriosa creatura del mito, l’unicorno che rappresenta l’iniziato trionfante. In luogo delle due corna caprine questo animale possiede un solo lungo corno simile ad una lancia, situato fra le sopracciglia. Nella metamorfosi della capra in unicorno, è evidenziato quindi il simbolo dell’occhio unico o “terzo occhio”, collegato alla ghiandola pineale e al primo aspetto della Trinità, l’aspetto della Volontà. Il Capricorno evoluto è l’Unicorno, il cui Terzo Occhio si apre rapidamente permettendo l’espressione di quei poteri che si concentrano a spirale nell’area fra le sopracciglia. Secondo la leggenda l’Unicorno acceca e uccide il Leone trapassandone l’occhio e il cuore; questo sta a indicare che, attraverso lo strumento acuminato della volontà spirituale, l’iniziato deve sottomettere il Leone della personalità, rendendo i suoi sensi ciechi alle attrazioni di maya, e piegandolo al lavoro dell’anima.

Per aiutarli nella loro ascesa fino alla Vetta della Montagna, Saturno mette a disposizione dei suoi figli una quantità sufficiente di memoria relativa all’esperienza guadagnata nelle vite precedenti. Avendo esercitato i muscoli spirituali, la personalità completa saprà perseverare lungo la scalata; messa alla prova tanto dalle vette del successo quanto dagli abissi del fallimento, essa saprà affrontare impavida la vertigine spirituale che assale coloro che compiono quest’attacco frontale al Regno dei Cieli.

Bibliografia:

  • Astrologia Esoterica – l’Astrologia del nuovo millennio – volume I autore Douglas Baker – edizioni Crisalide 1999
  • Allegoria dei Dodici Segni dello Zodiaco – autore ignoto
  • Immagine da “Vetrate dello Zodiaco” – autore Douglas Baker – fine anni ‘60
La Bussola Interiore

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