Officina tra i Mondi

Pesci
Astrologia esoterica

Pesci

Pesci

Una mattina Dio chiamò i suoi 12 figli e ad ognuno di essi diede un seme della Vita umana. Uno dopo l’altro i fanciulli fecero un passo in avanti per ricevere il dono che era stato loro riservato.

«A te, PESCI, io do il compito più difficile di tutti. Ti chiedo di prendere su di te ogni pena dell’uomo e di consegnarmela. Le tue lacrime dovranno diventare le Mie. La tristezza che tu assorbirai è il risultato della incomprensione dell’uomo verso il Mio Pensiero, ma dovrai usargli compassione affinché lui provi di nuovo. Per questo compito difficile, io ti regalo il dono più bello. Sarai l’unico Mio figlio a Comprendermi. Ma questo dono della comprensione è riservato a te solo, Pesci, perché se tu provassi a parteciparlo all’uomo, non vorrebbe ascoltarti».

E il Pesci tornò al proprio posto.

Allora Dio disse: «Ognuno di voi possiede una parte del Mio Pensiero. Non dovrete sbagliare nella sua interpretazione né desiderare il dono dei vostri fratelli. Ognuno di voi è perfetto, ma lo saprete solo quando sarete Uno. Allora sarà rivelato ad ognuno di voi il Mio Pensiero nella sua completezza».
Una volta lasciato a sé stesso, ogni figlio decise di mettere a buon frutto il dono ricevuto, ma nessuno dei dodici capì né il proprio dovere, né il proprio dono.
Quando molto imbarazzati tornarono da Dio, questi disse loro: «Credete tutti che il dono dell’altro sia più prezioso del vostro. Vi permetto dunque di scambiarli». E per un istante ogni figlio conobbe l’estasi prospettando tutte le possibilità della sua nuova missione. Ma Dio sorrise e disse: «Tornerete da Me parecchie volte per chiederMi di liberarvi dalla vostra missione e ogni volta esaudirò il vostro desiderio. Voi attraverserete un gran numero di incarnazioni prima di compiere la missione iniziale prescritta da Me ad ognuno di voi. Vi concedo un tempo infinito per assolverla, ma potrete stare con Me solo quando ciò sarà compiuto».

Allegoria dei Dodici Segni dello Zodiaco - autore ignoto

Il Sole transita nel segno di Pesci nel periodo che va dal 19 Febbraio al 20 Marzo.

Come suggerisce il simbolo dei due pesci, il dodicesimo segno appartiene all’elemento acqua, rispetto al quale è preceduto, nell’ordine dal Cancro e dallo Scorpione. L’importanza di ciò si traduce nella caratteristica che lo rende incline a porre fine alle cose, non per mezzo della morte o dell’oblio, bensì attraverso il completamento, che di volta in volta può riguardare un ciclo, un servizio religioso, una fase emotiva, o altro. La forza dei Pesci, segno mobile, sembra risiedere in un’estrema fluidità e adattabilità, gli individui del segno non possiedono una personalità molto forte, perche hanno difficoltà a stabilire i propri confini e tendono ad assorbire i pensieri e i sentimenti di coloro che li circondano. Attori naturali, essi possiedono l’abilità innata di esprimere empaticamente il mondo interiore altrui.
Molti tra loro sono attratti dallo spiritualismo e dalla medianità, come anche dalla droga e dall’alcool, nei quali dissolvono facilmente il loro già precario senso di sé.

I Pesci sono naturalmente teneri di cuore, sanno dare prova di una benevolenza e di una compiacenza che non hanno eguali nello Zodiaco. La loro natura emotiva è altamente sensibilizzata, prontamente reagisce ad ogni stimolo esterno e, in accordo a qualità come la simpatia e la compassione genera naturalmente il desiderio di alleviare la sofferenza altrui. Inoltre forti qualità devozionali favoriscono la castità, l’umiltà, la rinuncia, l’autosacrificio, la vita monastica, il misticismo. Non sorprende che siano attratti dai bisognosi, dai malati, e da tutti coloro che cercano aiuto, e neppure che svolgono la loro opera in ospedali, manicomi, prigioni o in tutti quei luoghi dove possono alleviare la sofferenza e trarre forza dall’intima sensazione di appartenere a qualcosa di più grande di sé stessi. Il sacrificio è la nota chiave di questo segno; l’autentico Pesci si dedica totalmente a coloro che hanno davvero bisogno del suo aiuto, soprattutto in contesti come l’Associazione per la Ricerca sul cancro o l’Esercito della Salvezza.

I Pesci si fidano subito degli altri e sono particolarmente leali verso gli amici, sanno vedere i lati positivi anche della persona più egocentrica e spesso restano invischiati in ogni sorta di drammi e pasticci perché non sanno dire dei sani “no”. Essi devono imparare la discriminazione e servirsi della sensibilità in modo costruttivo, utilizzando la forza della propria natura sentimentale senza esserne sopraffatti. Possiedono un’immaginazione molto attiva e vi trascorrono più tempo che nel mondo reale, l’amore e l’apprezzamento della bellezza sono caratteristiche fondamentali per loro, hanno necessità di una “religione” che assorba adeguatamente le loro emozioni, spesso si percepisce in loro una corrente sotterranea insondabile, una vita interiore che nessuno può comprendere.

Possono oscillare facilmente dalla santità al peccato, dal sublime al ridicolo. Sanno essere elusivi e inafferrabili proprio come un pesce, ma quando riescono a trascendere l’auto compatimento, diventano i più acuti conoscitori del prossimo. Tendono a concedere agli altri il beneficio del dubbio, e ad avere un approccio idealistico verso la vita e i suoi problemi, spesso si muovono prima di pensare; ma se non intraprendono un vero cammino spirituale, tale atteggiamento rimane qualcosa di personale ed emotivo.

I Pesci sanno essere di compagni deliziosi simpatici e divertenti, ma hanno un umore che precipita “dalle stelle alle stalle” senza preavviso; pronti a chiedere aiuto con la stessa facilità con cui lo offrono; mancano di senso della responsabilità, prodighi, confusionari e privi di senso comune, sono convinti che “qualcosa salterà fuori” e risolverà tutti i loro problemi. Essi sono al colmo della felicità quando possono dedicarsi con tutto il cuore ad una persona o a una causa, poiché senza un oggetto di devozione, sprofondano in un mare di apatia e auto compatimento. Trovare il lavoro o il posto giusto nella vita può creare in loro, un’attitudine completamente nuova, capace di spingerli a realizzare grandi cose.

La casa distintiva per i Pesci è la dodicesima, dimora della sofferenza e dell’annullamento di sé; essa rappresenta una sorta di epitaffio per la religione cristiana, che ha dominato l’Era che prende il nome dal segno. La dodicesima casa è associata alle prigioni, agli ospedali e agli istituti, ai monasteri in particolare a tutti quei luoghi, riguardanti la restrizione della liberta di pensiero e di azione. I Pesci lavorano volentieri in questi ambienti. Essi dimostrano spesso di essere i peggiori nemici di sé stessi, sebbene siano raramente violenti o crudeli, possiedono in larga misura la capacità di ingannarsi e di ingannare gli altri. Sanno essere sorprendentemente ipocriti, disonesti intellettualmente soprattutto su questioni inerenti l’argomento religioso.

Il segno dei Pesci, governa tutto ciò che è segreto e nascosto. Gli individui del segno possono diventare spie o investigatori meravigliosi, capaci di sbrogliare i misteri più intricati con la loro abilità intuitiva, essi sanno percepire l’invisibile e intuire l’ignoto. La loro natura sensibile e impressionabile li porta spesso a ritirarsi dal mondo in tranquillità, per potersi rinnovare interiormente. Essi sono naturalmente preposti alla preghiera e alla meditazione, amano creare uno spazio sacro e silenzioso ad esse dedicato. Per loro è preferibile la meditazione, il cui scopo è quello elevare la concentrazione dal piano emotivo al piano mentale; la preghiera, li mantiene troppo spesso ancorati all’emotività, rendendoli ricettivi alle molte illusioni che essa alimenta.

Alcune qualità del segno possiedono la capacità di innalzare l’anima alle vette più sublimi dell’esperienza mistica, o di gettarla nella disperazione più nera. L’influsso dei Pesci ha agito sui grandi santi e sui mistici di tutte le epoche nonché sui grandi iniziati come Cristo e Buddha detti anche “Maestri di Compassione”, e all’altro estremo, troviamo gli sbandati dell’umanità, relitti umani alla deriva, incapaci di imboccare un cammino costante in qualsiasi direzione.

Una trappola per molti nati in Pesci è costituita dall’abuso di alcool e droghe e di prendere una via facile ma autodistruttiva verso l’esperienza del divino. Il mezzo per inoltrarsi su questa via può essere rappresentato tanto dalle droghe psichedeliche quanto dall’auto fustigazione, dal digiuno o dalla peregrinazione nelle foreste. Le energie del segno possono sconfinare con estrema facilità nell’eccesso di zelo, trasformando le cause in crociate politiche, religiose, ambientaliste o altro per le quali vengono utilizzati senza scrupolo metodi clandestini e sovversivi. Non disponibili all’argomentazione ragionata, i Pesci, ricorrono a ogni mezzo per raggiungere i loro scopi. Con la loro insistenza sulla devozione assoluta, unita alla segretezza e ai dubbi sistemi di reclutamento, numerosi culti religiosi e non, evidenziano qualità pescine negative.

I PESCI EVOLUTI

La qualità fondamentale del segno dei Pesci è la compassione, che non ha niente a che vedere con il sentimentalismo e può abbracciare i sentimenti più elevati. L’individuo compassionevole possiede la capacita di “com-patire”, coloro che soffrono per una perdita, un dolore e quant’altro. La compassione non significa solo “patire accanto” ma indica l’attitudine ad entrare in profondità, giungendo fino alla fonte della disperazione o dell’estasi di una persona. L’isolamento può svolgere un ruolo importante nella vita del nativo, ma il vero Pesci non è mai solo, perché possiede la capacità di sentirsi parte integrante del Tutto. Il suo senso diffuso dell’Io si apre a includere gli altri, fino a comprendere la totalità della creazione. L’innocuità è una conseguenza naturale per il Pesci evoluto.

La devozione, l’idealismo che egli sente profondamente, non lo distolgono dalle proprie abilità pratiche, talvolta l’intensa affinità con gli ideali spirituali e il pensiero superiore, è causa di difficoltà nel gestire i problemi materiali; tuttavia il rappresentante del segno sa essere perfezionista e dotato di grande senso pratico, poiché attinge alle qualità del segno opposto, la Vergine.

Il Pesci evoluto è un ottimo consulente, specie se lavora a livello intuitivo e artistico, per cui può avvalersi di simboli e immagini tramite i quali accede ai grandi serbatoi di energia. Il loro punto debole è la volontà, ma imparando a polarizzarsi maggiormente in senso mentale, e a imbrigliare in una direzione le loro potenti energie devozionali, possono costituire una grande forza rigenerante per il bene del mondo, divenendo capaci di amare con saggezza e di applicare la saggezza con amore.

I Pesci devono innalzare le loro simpatie in troppi casi puramente personali al livello di un’empatia che includa tutta l’umanità mantenendosi alieni da ogni campanilismo e spirito di parte; in tal modo possono diventare capaci di servire il prossimo con disinteresse e devozione, di ottenere una visione universale profonda, di condividere il senso di unità con tutta la creazione. Anche se sono felici di trovare sostegno negli altri, i nativi vengono danneggiati dal fatto che questi ultimi possono avere opinioni più forti e decise delle loro e possedere personalità più definite, che possono confondere e distorcere il già labile senso di sé proprio del segno. La tendenza a sacrificare i bisogni personali per salvare il prossimo, conduce facilmente i Pesci a perdere di vista la loro stessa individualità. Solo nel momento in cui imparano a sviluppare e a conservare il senso dell’Io, e quindi a mettere a fuoco le proprie facoltà di pensiero e di autocoscienza, essi sono in grado di dirigere la propria vita in modo indipendente, creativo, positivo e di guidare anche quella degli altri.

Se i Pesci sono in grado di trascendere i sentimenti di inadeguatezza, di auto compassione e di superare l’indecisione, hanno la possibilità di utilizzare al meglio tutte le loro sottili facoltà immaginative e idealistiche, applicandole all’arte, al servizio terapeutico disinteressato, oppure alla vita religiosa. Essi possono andare oltre l’amore personale; possono trasformare le energie emotive innalzandole dal livello della separazione, dell’egoismo e dell’attaccamento, al livello dell’amore universale e inclusivo, che si esprime nella sollecitudine altruistica e compassionevole per l’umanità intera e le sue sofferenze: possono ispirare coloro che li circondano con la forza della fede e la profondità della comprensione. I Pesci evoluti sanno per intuito che comprensione e saggezza non derivano dal solo intelletto, essi coltivano comunque un senso vitale di discriminazione, scegliendo di soccorrere unicamente coloro che sono veramente degni e meritevoli.

Pochi di noi sfuggono all’eredità pescina, e questo non dipende solo dal fatto di essere nati con determinate configurazioni astrologiche nel dodicesimo segno, o dal fatto che i transiti e le progressioni successive ci pongano in contatto con esso. Noi siamo il prodotto di un’Era che prende il nome proprio dal Segno dei Pesci. Non importa se discendiamo dai Padri Pellegrini, se proveniamo dai ghetti italiani,se siamo in relazione con istituzioni come la Chiesa o la circoncisione, se abbiamo ricevuto una particolare educazione o siamo vissuti in un ambiente familiare piuttosto che un altro, in ogni caso deve trascorrere un tempo lunghissimo prima che gli effetti di una determinata Era allentino la presa sui pensieri dell’uomo, consentendogli di liberarsi dai legami fisici che lo collegano ad essa.

I problemi nell’evoluzione spirituale dei Pesci sono spesso dovuti: all’attaccamento a idee e a modalità ristrette e all’avere un numero limitato di interessi; interferiscono anche l’intrappolamento nell’emotività; la reazione eccessiva; la dissipazione di energia; la difficoltà di espressione; la cecità. Imparare ad elevare i problemi dal piano emotivo a quello mentale è una necessità per i Pesci evoluti, per essi è consigliato passare dalla preghiera alla meditazione, alfine di comprendere che è finita l’epoca della devozione e della psicologia dello zerbino. La fuga di numerosi occidentali ai piedi di qualche sedicente guru indiano , o sulla vetta delle Ande, o nell’Africa nera , sono comportamenti che infastidiscono le Grandi Entità che li osservano. Gli occidentali devono servire in Occidente! Se non riescono a trovare in esso i luoghi oscuri nei quali poter diffondere la propria luce, vuol proprio dire che sono ciechi! Il più grande difetto dei Pesci consiste nel farsi condurre a capofitto fuori strada da una sfrenata energia.

L’Era di Pesci ebbe inizio intorno alla nascita di Cristo, alcuni sostengono nel 4 a.C. anno in cui si verificò la congiunzione di tre pianeti nella costellazione dei Pesci. L’avvento di un avatar che segna il passaggio a una nuova Era è una pratica caratteristica di coloro che governano il pianeta sotto il nome di Fratellanza Bianca. Esistono numerosi altri esempi di avatar nella lunghissima storia del pianeta, inclusi il Signore Buddha e Krishna.

Il ciclo simboleggiato dal Cristo apriva un cammino di indicibile sofferenza per la razza umana, ed Egli si fece carico di una porzione gigantesca di tal sofferenza, come dev’essere per tutti i nati nei Pesci. La dodicesima casa dell’oroscopo, governata dal segno, è la casa sia dei Messia, dei salvatori-servitori del mondo, sia dei nemici, dei ladri, dei rapinatori occulti: è la casa dell’autodistruzione, ma anche della padronanza di sé. Cristo sapeva di stare introducendo un’Era in cui l’uomo avrebbe dichiarato guerra ai propri fratelli, in una misura fino a quel momento mai raggiunta; sapeva che nei duemila anni successivi tortura e sacrificio sarebbero stati all’ordine del giorno; sapeva che l’uomo avrebbe mirato alla sua stessa distruzione, e che avrebbe dovuto imparare ad amare se voleva sopravvivere. E in verità fu proprio questo che Cristo dimostrò in modo sublime: l’amore dell’uomo. Ma quella dei Pesci è stata un’Era negativa, ricettiva, polarizzata sulla fede cieca più che sulla conoscenza.

Il Credo cristiano sintetizza in una parola l’Era dei Pesci, mentre Io So è la chiave per l’Era dell’Acquario. Nei Pesci l’uomo doveva imparare a conoscere il significato dell’amore; nell’Acquario deve agire quell’amore in senso fraterno.

Il dodicesimo segno appartiene all’elemento acqua; Cristo ne era consapevole quando scelse per il proprio messaggio di salvezza il simbolo dei pesci, e con i Suoi discepoli divenne pescatore di uomini. Ma conosceva anche l’Era nella quale stiamo entrando, l’Era dell’Acquario, Egli disse: “Quando il segno dell’uomo verrà, illuminerà ogni cosa”. L’Acquario è l’unico segno zodiacale che raffigura un uomo, colui che versa le acque della conoscenza divina (teosofia) nelle menti riarse dell’umanità.

Mentre negli ultimi duemila anni l’orientamento del pianeta si è basato sull’accettazione acritica, la Nuova Era esige che all’ ”IoCredo” si sostituisca l’”Io So”. La scienza, l’elemento oltranzista dell’Acquario, è già impegnata in tale scopo; i giovani delle nostre università esigono i fatti per poter trarre le loro deduzioni; non si accontentano della sola fede.

In questo cambio della guardia dall’“Io Credo” all’“Io So”, dobbiamo dare il nostro contributo, impegnandoci a diffondere in un linguaggio attuale la dottrina dell’illuminazione e della fratellanza umana, anche se avvertiamo che essa si oppone al nostro temperamento pescino. E se sono in pochi a mostrare interesse, siamo noi che dobbiamo modificare i nostri metodi, affinché le giovani anime che si incarnano in questo periodo siano aiutate da entrare nell’Era dell’Acquario, durante la quale svolgeranno un ruolo anche più illuminato, creativo e importante del nostro. Se nella nostra ricerca della verità, ci esponiamo alla derisione e alla collera delle menti più pragmatiche, appelliamoci a ciò che rimane in noi del segno dei Pesci, al coraggio e alla devozione agli ideali, che nelle esistenze passate ci hanno forse condotto a morire nell’arena, ma che ci hanno anche resi disponibili alle glorie più grandi.

A lungo andare, l’influsso persistente dei Pesci ha condotto l’umanità (il discepolo mondiale) alla soglia dell’iniziazione. Il forte impatto dei Pesci sul genere umano, ha operato per oltre duemila anni, risvegliando l’esigenza di ricostituire il mondo infiammando lo spirito internazionale, incoraggiando la formazione di gruppi in ogni campo dell’esistenza, e creando in tal modo le fondamenta per la futura sintesi nel segno dell’Acquario.

Ci mostreremo saggi riconoscendo che il momento attuale ci trova non solo in un periodo di transizione, ma in certo modo anche di sovrapposizione, che si protrarrà per qualche tempo; è stato detto che queste fasi di parziale sovrapposizione fra le Ere si protraggono all’incirca per cinque secoli. Ciò significa che, mentre una minoranza di individui in costante aumento mostrerà e irradierà le qualità della Nuova Era, la grande massa dell’umanità sarà ancora impegnata ad assimilare e a sviluppare le qualità dell’Era dei Pesci.

H.P.Blavatsky ha indicato la missione dei Pesci “Questa costellazione brilla come un simbolo per tutti i Salvatori Spirituali passati, presenti e futuri dispensatori di una luce che disperde l’oscurità mentale”. E’ una missione che si riflette nel mantra di questo segno: “Lascio la casa di mio padre, e tornando sui miei passi Io salvo”. La missione di Salvatore del Mondo è ardua e nobilissima, per cui non sorprende che solo pochi siano in grado di intraprenderla. E’ importante farsi un’idea precisa di ciò che è implicito in una simile missione di salvezza, giacchè l’egotismo, la pigrizia e la mancanza di comprensione dell’umanità sono generalmente tali da creare una falsa impressione della natura e della funzione del Salvatore.

L’era cristiana in particolare ha alimentato la convinzione che fosse possibile ottenere la salvezza demandando il sacrificio a Colui che ha preso su di Sé i peccati di una parte del genere umano. La fede nel Salvatore, la devozione personale nei suoi confronti, la preghiera, sono stati considerati sufficienti a ottenere la salvezza e l’ammissione in paradiso. Ma si tratta di una distorsione della funzione del Salvatore, e della vera natura della salvezza, il cui principale significato riguarda la liberazione dalla schiavitù della vita nei tre mondi, e la libertà dalla Ruota delle Rinascite.

Bibliografia:

  • Astrologia Esoterica – l’Astrologia del nuovo millennio – volume I autore Douglas Baker – edizioni Crisalide 1999
  • Allegoria dei Dodici Segni dello Zodiaco – autore ignoto
  • Immagine da “Vetrate dello Zodiaco” – autore Douglas Baker – fine anni ‘60
La Bussola Interiore

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter di Officina tra i Mondi e ricevi aggiornamenti mensili che trattano di astrologia dell’anima, sciamanesimo, coaching.
Inoltre hai accesso alle risorse gratuite riservate agli iscritti con articoli, e-book, pdf, meditazioni audio e promozioni periodiche sui servizi.
error: Content is protected !!