Officina tra i Mondi

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Archetipi

Il Sigillo delle Cose

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La natura è il tuo medico, non tu, da lei devi prendere ordine, non da te, cerca di imparare dove sono i tuoi farmaci, dove sono le loro virtù scritte ed in quali regni sono riposte

Paracelso

La ”Signatura Rerum”, il sigillo delle cose, è una filosofia spirituale secondo cui Dio/Natura ha posto un segno su ogni pianta perché l’uomo lo potesse scoprire per servirsene. Questa conoscenza cara alle più antiche culture della Terra tra cui gli egizi, i cinesi, gli indiani per citarne alcuni, studiava l’aspetto o “segno”, con cui ogni elemento naturale, che sia animale, vegetale o minerale, si presenta, svelando la sua funzione terapeutica per analogia con le parti del corpo umano. Si basava sulla corrispondenza tra il macrocosmo (il Mondo) e il microcosmo (l’uomo), trovando un rapporto di affinità tra essi.

Le analogie morfologiche dagli scritti di Ippocrate e Galeno furono riprese nel rinascimento da Paracelso che viaggiò tra le differenti culture dell’epoca per trovare le fonti da applicare all’arte medica. Egli sosteneva che il medico non doveva trascurare la “forma dei Semplici”, le piante officinali, quando individuava una diagnosi e prescriveva una terapia, ma avvalersi delle corrispondenze che univano l’uomo alla Natura. Paracelso fu un ricercatore visionario che andando contro il parere della classe medica del suo tempo ha posto le basi della chimica moderna quella donata dal cuore della Natura.  Leggi qui la sua biografia

L’analogia è la possibilità di vedere le relazioni che intercorrono tra tutto ciò che esiste, è la chiave che permette di decodificare i rapporti tra cielo e terra. Se si confronta l’uomo ed il vegetale salta all’occhio come si facciano da specchio. Al capo dell’uomo corrisponde la radice della pianta – mentre la radice percepisce i nutrienti del terreno, l’uomo entra in comunicazione con l’ambiente attraverso gli organi di senso – La parte centrale del corpo, il torace, corrisponde alle foglie ed al tronco della pianta- la respirazione e la circolazione della clorofilla corrispondono alla circolazione del sangue nell’uomo – infine, il fiore analogicamente richiama gli organi riproduttivi dell’uomo.

Sulla base di queste analogie, attraverso l’interpretazione di questi simboli l’uomo ha da sempre intuito quali piante, fiori, frutti, possono essere associati agli organi da riequilibrare per recuperare la salute ed il benessere. Una pianta che ha un colore giallo andrà a lenire i problemi di fegato, in quanto la colorazione giallognola della pelle è un sintomo di disfunzione epatica. Una pianta che tinge di rosso avrà una segnatura che richiama il ferro, componente importante del sangue umano, utile per coloro che di ferro sono carenti. Piante con foglie appuntite saranno di sostegno per coloro che sono affetti da dolori pungenti come quelli reumatici. Piante con foglie a forma di cuore sostengono quest’organo ed aiutano in caso di emorragie. Frutti sezionati ricordano organi di senso come l’occhio, l’orecchio o organi interni: come ad esempio la noce che assomiglia al cervello e sostiene le sue funzioni con i suoi principi attivi, lo stesso vale per il fagiolo connesso ai reni.

Paracelso sviluppò inoltre il concetto di firmamento interno all’individuo “segnatura di quelle stelle e costellazioni del firmamento esterno”. Le quali sono associate agli organi ed agli apparati in una similitudine che lega il firmamento celeste alla fisiologia dell’uomo. Ogni pianeta corrisponde ad un organo umano, per segnatura, così come ad un vegetale, ad un minerale, ad un colore, ad una forma, ecc. Secondo Paracelso, sia le malattie che le cure hanno un’identità astrale – perché ogni astro governa ogni sostanza, ogni organo, ogni disturbo – .Tutto il Creato è inscritto in noi, e nel nostro tema natale possiamo trovare virtù, carenze e i rispettivi rimedi. Ad esempio se abbiamo la tendenza ad avere un sangue povero di ferro, Marte nel nostro tema,può trovarsi in una posizione di debolezza, e al contempo ci verrà in aiuto una pianta che sia ricca di ferro, e/o portatrice della Segnatura di Marte.

aghi di ortica
Aghi di ortica - ingrandimento

L’ORTICA SEGNATURA DI MARTE – ARIETE

Grazie alle peculiarità di ogni pianta, possiamo armonizzarci con il calendario della Natura e accoglierne l’energia e la forza vitale seguendo il Sole nel suo cammino stagionale. In analogia con il segno dell’Ariete e del rosso Marte, nel periodo dal 21 marzo al 20 aprile sintonizziamoci con gli elementi della Natura che richiamano tale segnatura. L’ortica è una di queste, come cibo depurativo e rigenerante, raccogliamo i teneri getti lontano da fonti inquinanti ed aggiungiamoli alle nostre minestre, o a tisane corroboranti.

La “segnatura” di Marte il pianeta rosso, viene assegnata per analogia sia per la sua attività acuta, violenta, rubefacente, infiammante, intensa, purificante che per la sua caratteristica di “pungenza”.
Marte rappresenta il valore, la disciplina, l’azione, l’impulso, la forza. Esso influisce sui muscoli e la bile. È l’espressione dell’energia propulsiva che spinge per emergere, finalizzata alla volontà di esistere e manifestarsi nel mondo. Nel corpo influisce sulle difese immunitarie, sul sistema muscolare e sul sangue, sulla sessualità maschile. Il suo elemento non poteva che essere il fuoco. Le piante che rappresentano l’energia di Marte sono quelle con spine o aculei, cardo mariano e rusco o irritanti come ortica, aglio, cipolla.

L’ortica governa le difese del corpo, la libido, l’aggressività ed il sangue.
E’ un vegetale di fuoco, che brucia. Ognuno di noi lo sa, avendola incontrata nell’infanzia. Il suo imprinting è indelebile: una sensazione simile ad un’ustione con la comparsa di vescicole. La scienza ci conferma che tra i principi attivi presenti nell’ortica vi è abbondanza di ferro e clorofilla che stimolano la produzione di globuli rossi. L’ortica è una pianta semplice ma ricca di molteplici virtù curative per l’uomo, gli animali e l’ambiente. La sua assunzione, favorisce l’assorbimento del ferro da parte dei villi intestinali, è consigliata nelle anemie, e nelle riparazioni ossee, come ricostituente e ossigenante dei tessuti a beneficio dei dolori artrosici e dei reumatismi, è purificare dalle tossine in generale o in caso di utilizzo consistente di farmaci. La radice contiene nelle ceneri una grande quantità di ferro e la “frequenza” del ferro stesso. Ecco quello che s’intende per cooperazione tra il mondo vegetale e minerale.

L’elenco delle proprietà di questa umile piantina è molto lungo, ne elenchiamo solo alcune: depurative, diuretiche, stimolanti, ricostituenti, antianemiche, ecc. La natura marziana dell’ortica non è legata solo ai peli urticanti ma anche ai semi che giovano alla prestanza sessuale e alla fecondità maschile. Essi portano un messaggio di rinascita e fertilità ampiamente intuito dalle popolazioni antiche, che la consideravano un ingrediente fondamentale delle zuppe di primavera – come simbolo della mascolinità naturale dell’uomo, che portava il dono della fertilità all’inizio della stagione vegetativa -.

Green Man - antichissimo dio della vegetazione simbolo di fecondità in senso più ampio

La studiosa di biodinamica Maria Thun, racconta che i contadini utilizzavano l’ortica sia come fertilizzante dei terreni, che inserita nel foraggio degli animali da cortile e da stalla, incrementando così il valore nutritivo del loro cibo con proteine, vitamine, enzimi e sali minerali.

Ma cos’è che rende l’ortica così “pruriginosa”? Quando si sfiora la pianta, l’apice dei peli si rompe e fuoriesce un liquido urticante simile per composizione al veleno della vipera solo molto più innocuo, che attiva e sollecita i centri nervosi a causa di una accelerazione localizzata della circolazione.

ortica e farfalla

SE L’ORTICA PARLASSE…

“Sono Signora Ortica un’erba umile ma molto rispettata, dagli antichi come dai contemporanei. Non ho profumi attraenti, né fiori o foglie vistose, ma un bel verde brillante colora le mie foglie e occupo il mio spazio tra i semplici nelle bordure dei ruscelli e tra i ruderi delle case. Anche i ciechi si accorgono della mia presenza solo toccandomi come ci tramanda il racconto ”Bertoldo e Bertoldino” – puoi circondare la tua casa di cespugli di ortiche e nessuno avrà il coraggio di disturbarti – .

Dovete sapere che non sono per tutti, bisogna prendermi per il verso giusto. Se non volete farvi pungere dovete accarezzarmi nel senso dei peli, altrimenti sono dolori, ma se siete tipi tosti e volete dimostrare il vostro coraggio, incuranti del bruciore, allora vi consiglio di raccogliere delle foglie di piantaggine e di strofinarle sulla parte irritata.

Le farfalle mi adorano, si fidano di me e sanno che prima dell’inverno possono affidarmi le loro uova, che proteggerò fino a primavera. Fra di esse la mia preferita è “l’ammiraglio rosso”.

Gli antichi celti mi stimavano molto, credevano che avessi il potere di deviare i fulmini dai tetti delle case, che per questo motivo ricoprivano di ortiche, affinchè indicassero ai lampi la giusta via verso gli spiriti della terra. I danesi invece pensavano che crescessi sopra le tombe degli elfi per proteggere questi siti sacri. Il popolo gitano nutriva i cavalli con il mio fieno per rendere lucido il loro mantello, e frizionavano i propri capelli con l’acqua d’ortica per renderli forti e setosi. Nella Siberia occidentale, dalle mie fibre ricavavano un tessuto molto resistente, caldo d’inverno e fresco d’estate.

Vorrei sottolineare che la struttura delle mie fibre garantisce l’isolamento termico d’inverno mantenendo il caldo, e assicurando il fresco d’estate con la giusta traspirazione della pelle. Grazie all’alto contenuto di cellulosa, le mie foglie colorano i tessuti di verde, mentre le mie radici bollite rendono il cotone, il lino e la lana di un bel giallo senape evitando l’uso di coloranti chimici dannosi per la pelle. Cosa sono la seta, il lino, il cotone al mio confronto? Posso dire con orgoglio che con solo 40 grammi delle mie foglie si può tessere una camicia! Il grande scrittore Victor Hugo, nel suo libro ”I Miserabili” mi rese famosa, raccontando di come il protagonista, Jean Valegian, si arricchì brevettando un tessuto ricavato dalla mia pianta.

Inoltre, non inquino il terreno perché mi difendo da sola dai parassiti e curo anche le altre piante, rigenerando il suolo ed instaurando dialoghi sotterranei attraverso le mie radici. Ho inventato l’internet vegetale!

Cosa voglio comunicare al mondo? Un messaggio di unione e collaborazione – già solo aver inventato l’internet vegetale la dice lunga sul mio intento – ma se mi guardi con gli occhi di un bambino, sono certa che scoprirai in me numerose virtù ancora nascoste.

Le leggende e i miti raccontano degli Archetipi che ci accompagnano e come possiamo riconoscerli attorno a noi, e l’ortica non fa eccezione.

Un antico Mito narra che all’Equinozio di Primavera, Marte scende nel sottosuolo per ritrovare Afrodite, moglie di Efesto, prigioniera nelle sue fucine, la possiede e la libera per portarla in superficie.

La natura attraverso il fuoco di Marte pervade la vegetazione di quella forza passionale che stimola il germoglio a rompere il suo guscio e successivamente la crosta terrestre. Così diventato getto,si proietta in uno slancio potente e passionale verso il cielo. Sono necessarie capacità di lotta e di resistenza allo stress, affinché un seme si trasformi e superi i vari ostacoli per emergere in superficie. Ci vuole forza e il coraggio di morire ad una vecchia forma per proiettarsi in una nuova e sconosciuta. Marte è fuoco alchemico che alimenta la vita, è dinamismo e movimento, senza la sua energia il mondo sarebbe inerte. Ogni Primavera piante nuove spuntano e si nutrono delle vecchie decomposte per rinascere sotto nuova veste.

Una fiaba che esalta le mie virtù di resistenza, tenacia, perseveranza e forza è
“I cigni selvatici” – Hans Christian Andersen

Bibliografia:

  • “Erboristeria Planetaria” di Ferdinando Alaimo
  • “Il serto di Iside” di Angelo Angelini
  • “Il diario di campagna di una signora inglese …” – Edith Holden ediz. Mondadori
  • Foto di Luca Novara – Ortica in controluce
  • Immagini google search

Tutti i servizi sono offerti per scopi spirituali e non per fornire guarigione o trattamento di qualsiasi condizione fisica o psicologica della persona. Essi non sostituiscono in alcun modo i suggerimenti, le diagnosi e i trattamenti della medicina ufficiale e della psicoterapia. Coloro che ricercano assistenza medica o psicologica sono invitati a consultare i professionisti del settore.

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