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numero 3
Numerologia

Percorso di vita del Numero 3

numero 3

Continuiamo il nostro itinerario, attraverso i diversi “percorsi di vita”, incontrando quello che caratterizza il numero 3. Chi lo ha come “percorso” potrà facilmente riconoscersi in queste caratteristiche: estroverso, creativo, comunicativo, gioioso, positivo, entusiasta.
Ma come per ogni “percorso di vita” i talenti, come un seme, si sviluppano nel corso dell’esistenza per giungere alla piena fioritura solo in età matura.

Nella prima fase della vita emergeranno maggiormente gli aspetti della giocosità, del divertimento, del piacere, dello sperimentare superficialmente ogni aspetto della vita. Dotati di un certo magnetismo e di abilità oratoria, tendono a creare intorno a sé un clima allegro e armonioso.
Nella seconda fase della vita il numero 3 diventa maggiormente consapevole delle proprie capacità e degli effetti che queste producono intorno a sé. Questo risveglia il desiderio innato di portare ispirazione e positività nel mondo che li circonda. Il talento che gli consentirà di manifestare al meglio questo desiderio è la “comunicazione”.

La positività di queste caratteristiche affondano spesso le radici in alcuni ostacoli e sfide che il numero 3 ha dovuto affrontare nella sua giovinezza.
All’origine di un talento si nasconde sempre un “ostacolo”, o ancor meglio una “opportunità” di crescita, che ciascuno può cogliere per il pieno sviluppo della persona. Talvolta facciamo fatica a cogliere la “forza prorompente” di alcune esperienze della nostra vita, specialmente quelle più dolorose, che ci sembra di aver subito ingiustamente e di cui non riusciamo a coglierne il significato.

Per il percorso di vita numero 3 gli eventi giovanili svolgono un ruolo importante: la necessità di conoscere se stessi in profondità. Lo “scoglio” che dovrà affrontare è il suo bisogno di affermare, a chi lo circonda, che “va tutto bene” anche quando la sua vita interiore sembra dimostrare il contrario. Normalmente il “3” tenderà a sminuire le situazioni e i suoi stati d’animo, non consentendosi di esprimere apertamente i suoi disagi interiori. Spesso, dietro tutto ciò, c’è il bisogno di essere accettato socialmente e la difficoltà ad entrare in contatto con il proprio vissuto interiore, in cui albergano sentimenti di tristezza e di dolore, cicatrici profonde che si vuole rimuovere.

Come trasformare e integrare questa parte di sé ancora inespressa, affinché il numero 3 possa realizzare al meglio il proprio percorso di vita?

Il primo passo da compiere e quello di imparare a non giudicarsi, per abbandonare il timore di essere giudicato. Iniziare a condividere ciò che sente e vive, consentendo a chi lo circonda di “essere conosciuti” per ciò che si è. In questo modo potrà iniziare a liberarsi da quell’immagine di sé che “deve dare al mondo”, senza per questo sentir venire meno il suo valore, la sua bellezza.
Per fare questo il numero 3 deve imparare a coltivare rapporti di amicizia sinceri e profondi, grazie ai quali potrà sperimentare l’accoglienza dei suoi vissuti interiori, nei confronti dei quali talvolta esercita un giudizio troppo severo. Riponendo maggior fiducia negli altri potrà giungere, nel confronto, ad una più profonda conoscenza di sé.

Da questo processo potrà scaturire un dolore estremamente benefico che, se accolto, lo condurrà a lenire le sue ferite. Imparerà a mitigare la propria naturale contrapposizione verso pensieri e idee altrui, che percepisce come “opposizioni” al suo personale punto di vista. Il dialogo si farà più profondo e potrà condividere la propria solitudine interiore.
Esprimere le proprie emozioni, sofferenze e fragilità non è un segno di debolezza, bensì di grande forza. La propria immagine non ne verrà scalfita, perché pregna di una profonda umanità.

Per ciascuno di noi la discesa nelle “viscere” della propria interiorità, in cui risiedono “luci ed ombre”, è un processo lungo e faticoso. Ma il percorso di vita del numero 3 ci offre l’immagine del lavoro che deve intraprendere ogni essere umano.
Nella vita quotidiana facciamo esperienza della dualità del mondo che ci circonda: bello-brutto, buono-cattivo, vero-falso, luce-ombra, ecc. La stessa dualità esiste dentro di noi e spesso viviamo “separati” in noi stessi. Una parte ci è conosciuta, l’altra aleggia ostacolandoci con i suoi “fantasmi”. Attraverso il lavoro del “numero 3” le due parti possono incontrarsi e “restituirci” la verità di noi stessi. E’ l’inizio della sintesi interiore che possiamo realizzare.
Così l”intelletto intraprende il cammino verso le profondità del cuore, per trovare la chiave che apre “la porta” di una più profonda e amorevole consapevolezza.

* Immagine: Google Search

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